Fontana lombardiaMiseramente fallito come presidente di Regione, Artiglio Fontana diventa editorialista del Corriere, diretto dal suo omonimo Luciano Fontana, che anziché correre all’anagrafe per cambiare cognome gli pubblica una lettera in cima alla pagina dei commenti.  Spazio ben meritato, viste l’autorevolezza del mittente e l’acutezza dell’analisi.   L’incipit è folgorante: “Caro direttore, il Covid ha cambiato il mondo”. Perbacco. “Ha stravolto il nostro modo di vivere”, tipo quando rischiò di strozzarsi con una mascherina. “Bisogna immaginare la Lombardia e l’Italia del domani”, dal che si deduce che la Lombardia non è in Italia (infatti lui i soldi li aveva alle Bahamas e i conti in Svizzera). “Sarà dura per tutti quando finiranno le misure che vietano i licenziamenti”: tipo il suo e quello di Gallera, peraltro già consentiti. “Occorre mettere mano alla legislazione dei contratti e degli appalti”, perché ora “servono tre anni solo per aggiudicare un’opera” (ma per suo cognato bastano un paio di giorni). Sennò addio “opere per le Olimpiadi Invernali del 2026”: e questo, visto che mancano 6 anni, più che mettere mano alle leggi, è mettere le mani avanti.

Patrimoniale ricchiNon c’era bisogno del Covid per vedere nella società italiana divisioni profonde, ma a leggere l’ultimo rapporto Censis, la pandemia ha fatto precipitare la situazione. I garantiti con lo stipendio fisso, possibilmente pubblico, e i pensionati, stanno molto meglio di Partite Iva e precari, magari in altri tempi pure benestanti grazie al lavoro nero. L’incertezza però divora tutto, e l’effetto finale è una depressione generale con la quale rischiamo di fare i conti per anni.  Di qui la caccia a vaccini miracolosi, capaci di ridurre le disuguaglianze, per la verità indecenti da tempo, ben prima dell’esplodere del virus. Tra le cause, ha un ruolo di rilievo la fallimentare gestione della globalizzazione, il cui lascito è l’impoverimento in tutto il mondo delle attività manifatturiere a vantaggio di due soli settori: la finanza e l’information technology. Guarda caso i comparti che pagano meno tasse, con vantaggi incomprensibili nonostante le sole Amazon, Microsoft, Google e Facebook capitalizzino più del Pil di intere nazioni.

reddito cittadinanza controlliL'Inps potrà attingere alle informazioni in possesso di diversi enti pubblici (Anagrafe tributaria, Pra, Regioni, Comuni) per fare controlli sui beneficiari del sussidio: possesso di beni immobili, intestazione di autoveicoli, ricovero in strutture pubbliche di lunga degenza, condanne o misure cautelari personali.  I furbetti del reddito di cittadinanza hanno le ore contate. Il Garante della privacy ha dato il via libera all’Inps per incrociare in modo massivo le banche dati di diversi enti pubblici (Anagrafe tributaria, Pra, Regioni, Comuni), in modo tale da stanare chi incassa il sussidio pur non avendone diritto. Il parere dell’Autorità si è reso necessario perché le informazioni che l’istituto di previdenza potrà acquisire, pur essendo finalizzate all’esecuzione di un compito di interesse pubblico, presentano un rischio elevato per i diritti e le libertà degli interessati. Riguardano aspetti come la salute, la condizione sociale e la situazione economica e finanziaria, nonché condanne penali e reati, riferiti principalmente a soggetti vulnerabili, anche minori d’età.  Il Garante ha quindi stabilito, in base alla normativa nazionale ed europea, che i dati oggetto di scambio tra l’Inps e le diverse amministrazioni dovranno essere limitati a quelli strettamente necessari ad effettuare le verifiche previste dalla legge (possesso di beni immobili, intestazione di autoveicoli, ricovero in strutture pubbliche di lunga degenza, condanne o misure cautelari personali). Dovranno essere adottate, inoltre, adeguate misure di sicurezza volte ad assicurare l’integrità e la riservatezza dei dati.

Imagoeconomica berlusconi e mesLa posizione della Lega e di Fratelli d’Italia sul Mes è sempre stata chiara, cristallina: un no secco, senza se e senza ma, con o senza condizionalità, riforma o non riforma. Il no è sempre stato perentorio ed inappellabile. Molto diversa, anzi opposta, la posizione dell’alleato forzista, che sull’eventuale ricorso al Mes sanitario è sempre stato possibilista. Almeno fino ieri, quando dopo mesi di distinguo è passata la linea dettata da FdI e soprattutto dalla Lega, che sul controverso argomento ha lanciato a Silvio Berlusconi un vero e proprio ultimatum: chi vota a favore del Mes non sarà più compagno di strada della Lega.  A formulare l’aut aut è lo stesso Matteo Salvini che mette in chiaro come la riforma del regolamento del Mes, approvata lunedì dall’Eurogruppo, “riesce a peggiorare un trattato già negativo perché divide l’Europa in buoni e cattivi, serie A e serie B e ovviamente, per i signori di Bruxelles, gli italiani sono di serie B e dovrebbero pagare senza dire nulla per coprire i buchi di altri. Chiunque in Parlamento approverà questo oltraggio, danno per l’Italia e le generazioni future – scandisce -, si prende una grande responsabilità: ho posto le nostre condizioni, così finalmente mettiamo le cose in chiaro e si vede da che parte sta FI. Se voterà sì alla riforma si apre un problema politico”.

Imagoeconomica ama Raggi assumeAl via nuove assunzioni di operatori ecologici per migliorare il servizio in tutta la città. E’ partita la preselezione di circa 300 nuovi dipendenti Ama. Erano 10 anni che non si assumevano nuove risorse”. E’ quanto ha scritto in un post sulla sua pagina Facebook la sindaca di Roma, Virginia Raggi. “Vogliamo rafforzare Ama – ha spiegato ancora la sindaca della Capitale – per renderla sempre più in linea ai bisogni della città. E il nuovo piano assunzioni che abbiamo approvato va in questa direzione. I primi 245 addetti saranno così divisi: 100 operatori generici part time saranno destinati alle attività di spazzamento e raccolta dei rifiuti, 20 diventeranno operatori cimiteriali e 125 operatori ecologici qualificati. Per le selezioni le domande potranno essere presentate fino al 30 novembre sulla sezione dedicata del sito www.amaroma.it”.