DONALD TRUMP E QANONIl mondo è governato da una cricca segreta di pedofili, di cui fanno parte Obama, Papa Francesco, il Dalai Lama, Soros e Tom Hanks. Hillary Clinton beve un elisir ricavato dal sangue dei bambini insieme a Katy Perry, per restare eternamente giovane, mentre John Kennedy junior non è mai morto, e presto si manifesterà al fianco di Donald Trump per ripulire la società corrotta. Le teorie cospirative non sono mai mancate negli Usa, ma tra una settimana entreranno alla Camera. Infatti la candidata repubblicana al 14th District congressuale della Georgia, Marjorie Taylor Greene, ha sostenuto il gruppo QAnon che crede in questi complotti, e conquisterà il seggio perché non ha oppositori.  La sua vicenda è legata alle presidenziali, perché Trump l'ha appoggiata e non ha mai condannato quella che molti definiscono la nuova «religione» americana, denunciata invece dall'Fbi come una potenziale minaccia terroristica che riguarda anche noi. La Georgia è sorprendentemente uno degli Stati in bilico, in vista del voto di martedì. Secondo RealClearPolitics il capo della Casa Bianca è avanti dello 0,4%, e se perdesse qui si scorderebbe la conferma.

teorie farlocche Qanon Emanuele FucecchiPrimo episodio della miniserie di approfondimento di TPI su QAnon, la teoria cospirazionista secondo cui Trump sta conducendo una guerra segreta per salvare il mondo da una rete di pedofili e satanisti, tra cui Bill Gates e Giuseppe Conte. La propaganda corre negli Usa ed è arrivata anche in Europa: vi raccontiamo chi c'è dietro agli adepti italiani. A partire da un nome ricorrente: Veleno.  Tre stelline a fianco del nome profilo sui canali social forse adesso non vi diranno niente, così come forse niente vi dirà il nome dell’utente Veleno o quello del canale Telegram Qlobal Change, ma alla fine di questo articolo ne comprenderete significato e pericolosità del fenomeno che sta avanzando anche da noi, in Italia. Stiamo parlando della tesi cospirazionista QAnon: il mondo è governato da un gruppo ristretto di pedofili e satanisti (tra cui Bill Gates e Conte) e l’uomo incaricato di combattere questa guerra segreta contro il male è nientepopodimeno che il presidente degli Stati Uniti d’America Donald J. Trump. Il compito di Trump è riunire i popoli, donare loro la libertà e far governare la pace. Ci credete? Questa teoria potrebbe far quasi sorridere se non fosse che qualcuno, influenzato dall’incessante propaganda QAnon (questo il nome della tesi cospirazionista), è passato ai fatti lasciando dietro di sé una scia di sangue che rischia di allungarsi dopo le elezioni presidenziali Usa.  La teoria di QAnon è nata negli Stati Uniti e negli Stati Uniti trova lo scenario di gran parte della finzione e delle sue conseguenze drammaticamente concrete. Eppure, navigando con facilità attraverso le brevissime distanze dell’infosfera, QAnon è sbarcata in Europa dove sta prendendo sempre più piede. Anche in Italia.

Imagoeconomica asintomatici sono contagiosiL’Italia della seconda ondata di Covid conosce un numero di contagi mai visto nemmeno durante il lockdown, quando l’epidemia affollava gli ospedali e anche i cimiteri. Il ragionamento che spesso viene condotto in questi giorni è che il picco di casi dipende dal fatto che si effettuano più tamponi rispetto a marzo, diagnosticando anche quei pazienti asintomatici che in un primo momento non venivano tracciati, motivo per cui il contagio sembra più diffuso. Eppure, come fa notare un’analisi di Huffington Post, ad aumentare è anche la percentuale dei positivi sui tamponi effettuati: se il sei ottobre era del 2,68 per cento, il 19 superava il 9 per cento. Una crescita del totale di positivi sui tamponi pari al 200 per cento in meno di due settimane.  Significa che i contagi aumentano sia in termini relativi che in termini assoluti. Nei giorni che vanno dal 2 al 4 ottobre la percentuale dei positivi sul totale dei tamponi era del 2,38 per cento, mentre la settimana successiva, dal 9 all’11 ottobre, il dato è salito al 4,55 per cento. E ancora, dal 16 al 18 ottobre, la percentuale media dei positivi rispetto al numero di tamponi è arrivata al 7,07 per cento. Significa che in due settimane si è passati da 2 a 7 positivi ogni 100 tamponi condotti, con un aumento percentuale del 250 per cento.   

coprifuco campania delucaIl presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha annunciato che si prepara “a chiedere in giornata il coprifuoco, il blocco delle attività della mobilità da questo fine settimana”, dopo la decisione analoga della Lombardia. “Volevamo partire dall’ultimo week end di ottobre, ma partiamo ora, si interrompono le attività e la mobilità alle 23 per contenere l’onda di contagio. Alle 23 da venerdì si chiude tutto anche in Campania, come si è chiesto anche in Lombardia”.  “Autorizziamo da subito progetti speciali scolastici per bambini disabili e autistici e da lunedì anche le attività delle scuole elementari”, ha annunciato inoltre il presidente De Luca nel corso della sua visita al Covid residence dell’Ospedale del Mare a Napoli.

inchiesta lombardia film commission intercettazioni lega Fanno le porcate, quelli dalla Lega hanno ciucciato montagne di soldi”: a parlare in una delle tante intercettazioni è Michele Scillieri, uno dei tre commercialisti vicini al Carroccio arrestati nell’ambito dell’inchiesta sulla Lombardia Film Commission. “Non rompessero i coglioni, va bene? Tirano fuori i 25mila euro domani, perché li hanno. E se non li hanno, li rubano come hanno sempre rubato, sennò Luca fa la denuncia e li fa fallire. Fanno le porcate con le società e vogliono anche dettare le condizioni” urla Scillieri con l’avvocato Lapo Becattini, legale del prestanome Luca Sostegni, liquidatore della società Paloschi s.r.l. che avrebbe venduto l’immobile al centro dell’inchiesta ad Andromeda, che a sua volta l’ha rivenduto alla Lombardia Film Commission.   Le parole di Scillieri risalgono al 14 maggio 2020 e l’incontro tra Scillieri e il legale viene definito dagli investigatori come “uno degli eventi più rilevanti dell’intera indagine”. Grazie al trojan installato sul telefono di Scillieri, infatti, gli inquirenti ascoltano il commercialista affermare: “Ho imparato che gente sono, che se non stai attento ti rubano il pezzo di carta. Sono fatti così, hanno ciucciato una montagna di soldi dalla Lega, una montagna! Non ti dico 49 milioni, ma non ci siamo lontani sai? Perché una parte li hanno mandati… hanno costituito le leghe regionali e lì hanno mandato dei soldi. 10 milioni, molto meno, una parte li han mandati su e poi son tornati, li han cuccati e una parte se li sono spartiti. Allora dessero i soldi a Luca. Perché io di cose ne so. E vorrei portarmele nella tomba”.   Scillieri si lamenta di quanti soldi i suoi colleghi, Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, abbiano dirottato verso Francesco Barachetti, considerato nell’inchiesta uno degli snodi dei flussi finanziari della Lega. “Barachetti service.. un milione e mezzo di fatturato verso la Lega in un anno. Cioè questi qua prendono i soldi, di là della Lega e fanno la bella vita. Di Rubba ha messo su un concessionario d’auto spettacolare, sarà costato qualche centinaio di migliaia di euro? Barachetti è un ex idraulico che ha la casa accanto a Di Rubba e che ha deciso un bel giorno di dire ‘adesso divento imprenditore di successo, caro Alberto fammi lavorare’. E Alberto tramite la Lega gli ha dirottato tonnellate.. gli sta dirottando tonnellate di soldi. Non di lavori, di soldi!” Secondo Scillieri, Barachetti è “il loro fornitore di lavori, su tutto quello che riguarda la Lega c’è dentro lui”.