Flickr Masa Osada pellicola alimentiLa pellicola trasparente per alimenti – che qualcuno chiama ancora “cellophane” anche se è da decenni che si fa con altri materiali – è una di quelle cose che si trova in quasi tutte le cucine. Negli ultimi anni però, per le persone più attente all’impatto ambientale dei propri consumi è entrata a far parte della lista di cose di cui provare a fare a meno, come molti dei prodotti usa e getta che siamo abituati a usare quotidianamente.  Per smettere di comprarla, alcuni hanno cominciato a riutilizzare lo stesso pezzo di pellicola più e più volte, anche a costo di ritrovarsi con un pezzo di anguria al sapore di formaggio. Altri, invece, l’hanno sostituita con i contenitori di plastica rigida (come quelli di Tupperware), anche per riporre in frigorifero uno spicchio di limone.  Se vi riconoscete in queste descrizioni o siete ancora in cerca di incentivi per cambiare le vostre abitudini, forse vi interessa sapere che ci sono soluzioni comode ed economiche da usare in alternativa alla pellicola trasparente.

 

Involucri in cera d’api
Sono dei piccoli fazzoletti di cotone biologico ricoperti di cera d’api e altre sostanze come olii e resine che li rendono lavabili, riutilizzabili e appiccicosi al punto giusto da poter essere modellati attorno ad alimenti o contenitori. Vanno bene per conservare i cibi per brevi periodi, per esempio per riporre gli avanzi nel frigorifero o per uno spuntino da portare nello zaino. In generale, la cera d’api fa passare l’aria e non isola i cibi dall’ambiente esterno, quindi va molto bene, per esempio, per i formaggi stagionati, ma anche per frutta e verdura già tagliata. È invece sconsigliata per la conservazione della carne cruda, che potrebbe contaminarla con i suoi batteri, e per alcuni alimenti che vanno tenuti isolati dall’ambiente circostante, per esempio i formaggi “a muffa blu”, che potrebbero contaminare gli altri cibi nel frigorifero.

Dopo l’uso questi involucri si lavano semplicemente con acqua e sapone (senza usare spugnette troppo ruvide, che grattano via la cera) e poi si lasciano ad asciugare. Non vanno messi nel forno a microonde o in lavastoviglie perché il calore potrebbe far sciogliere la cera e rovinarli. Diventano inutilizzabili dopo circa un anno di utilizzo.

In commercio se ne trovano di diversi marchi, ma Bee’s Wrap è il produttore più famoso e, secondo alcuni siti di recensioni statunitensi, il migliore. È nato nel 2012 dall’idea di Sarah Kaeck, una statunitense che ha preso spunto dalla vecchia tradizione di usare panni e cera d’api per conservare gli alimenti. Oltre al semplice set di fogli in tre dimensioni, che costa 16 euro, si trova anche il porta panino a 15 euro, che ha in più un bottone e uno spago per fare un pacchetto chiuso e portarlo ovunque.

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dall'Articolo di  IlPost.it 

 

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