raggi sindaco ancoraBotta e risposta tra Pd e M5S: "I dem imparino l'algebra". Salvini e la Lega attaccano: "Povera Virginia! Ora fai un favore a tutti, dimettiti". FdI: "La capitale si prepara a guardare avanti". I numeri del sondaggio pubblicato da Repubblica danno la scossa al Campidoglio e innescano lo scontro tra le opposizioni e il M5S. Se i grillini festeggiano per il 21,1% delle preferenze assegnate dagli statistici di Izi alla sindaca Virginia Raggi e sul possibile rinnovo della fiducia alla prima cittadina da parte del 46,8% di chi aveva scelto il Movimento nel 2016, dal Pd alla Lega la lettura dei dati è ben differente. Diametralmente opposta. Per i dem a farsi avanti è il capogruppo capitolino, Giulio Pelonzi, che punta a fare shopping di preferenze tra gli elettori pentastellati: "La sindaca Raggi può anche ricandidarsi ma non arriverebbe al ballottaggio. Speriamo che quel che resta dei 5 stelle possa scegliere noi al ballottaggio per il bene della città". Quindi la replica all'assessore al Personale della giunta 5S e fedelissimo di Raggi, Antonio raggi sindaca ancora 2De Santis, che spinge per una ricandidatura della prima cittadina. "Lei è l'unica anti-Salvini possibile? Il Pd sarà motore di una coalizione di centrosinistra ampia, anche oltre i partiti, per sfidare il centrodestra a trazione leghista". Insomma, almeno per ora nella capitale pare impossibile replicare il dialogo pentadem su cui si regge il governo nazionale. Si vedrà. Intanto a rispondere a Pelonzi è Giuliano Pacetti, alla guida del gruppo grillino in Comune: "Il Pd dovrebbe riconsiderare il suo rapporto con l'algebra. Il 46,8% di chi nel 2016 ha votato Raggi al ballottaggio, la riconfermerebbe. Ciò equivale 362mila voti, che hanno sempre assicurato l'accesso al secondo turno. Forse Pelonzi è in preda alla confusione, poiché non riesce a far quadrare le geometrie variabili del centrosinistra. Ma possiamo capirlo: mettere insieme i centri sociali e il neoliberismo di Calenda (nel frattempo l'ex ministro si è sfilato dalla corsa, ndr) è operazione che fatica a digerire il più ottimista dei militanti".

Mentre prende parola anche il Movimento romano ("una parte consistente dei romani è pronta a ridarci la sua fiducia e il dato crescerà progressivamente") sono lo stesso Salvini e i leghisti romani ad attaccare.  "Povera Virginia! Da una parte il Pd che non crede possa nemmeno arrivare al ballottaggio, dall'altra i 5S che trovano incoraggianti sondaggi che la danno perdente se si ricandidasse e purtroppo in mezzo i romani sommersi da rifiuti urbani, bus che prendono fuoco, stazioni metro chiuse, buche, voragini e strade poco o zero illuminate per la gioia di gentaglia con cattive intenzioni. Fai un favore a tutti, sindaco Raggi: dimettiti e lascia che siano i cittadini a scegliere qualcuno che sappia salvare questa città dalla rovina. Noi siamo pronti", così Matteo Salvini, leader ormai abituato a stuzzicare Raggi a cadenza quotidiana.

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