07022020 090320Tre forze di governo su quattro siglano un accordo sul cosiddetto “lodo Conte bis”, che fa scattare il blocco della prescrizione dopo la condanna in primo grado e lo fa diventare definitivo dopo una seconda condanna in appello. Ma Italia si mette di traverso e fa sapere agli alleati che non sosterrà questa mediazione.  Dem, 5 stelle e Liberi e Uguali d'accordo sul cosiddetto lodo Conte bis: prevede meccanismi diversi tra assolti e condannati e lo stop definitivo della prescrizione dopo la seconda condanna. Si valuta un decreto legge, mentre la prossima settimana il ddl delega per velocizzare i processi sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri. Italia viva conferma il no. Il guardasigilli: "Viene il momento in cui si deve accettare che ci sono tre forze che hanno accettato l’accordo e una no". Il dem Verini: "Italia viva ferma e rigida nelle sue posizioni". Chigi: "Conte interessato a una riforma complessiva".

  

È durato circa un’ora e mezza l’ultimo vertice di governo sulla giustizia. E ha certificato la spaccatura della maggioranza: da una parte il PdLeu e il Movimento 5 stelle. Dall’altra Italia viva. A certificare il punto d’incontro tra dem, grillini e Liberi e Uguali è stato lo stesso ministro della giustizia, Alfonso Bonafede. “Alla fine di questo vertice ci sono tre forze politiche che si sono trovate d’accordo, lunedì ci sarà un Consiglio dei ministro straordinario sulla riforma del processo penale, per abbreviarne i tempi. È quello che aspettavamo da tempo, lunedì verrà approvato il disegno di legge delega in Cdm, e finalmente si parte con la riforma per abbreviare i tempi”, ha detto il guardasigilli al termine del summit. In cui ha lanciato un messaggio a Italia viva: “Nel momento in cui andremo in Parlamento si prenderà le sue responsabilità. Da parte mia non c’è stata alcuna rigidità. Viene il momento in cui dal mio punto di vista si deve accettare che ci sono tre forze politiche che hanno accettato l’accordo e una no. E non si dica che non c’è stato dialogo o coinvolgimento, credo che siamo all’ottavo vertice”.

 
Il lodo Conte bis: come funziona – Il Pd, i 5 stelle e Leu hanno trovato l’accordo sul cosiddetto “lodo Conte bis“, dal nome di Federico Conte, deputato di Leu. Prevede una rivisitazione della riforma Bonafede, entrata in vigore l’1 gennaio scorso, che prevede il blocco della prescrizione dopo il primo grado di giudizio. E la mixa al lodo Conte 1, quello proposto dal premier, che faceva distinzione tra condannati e assolti in primo grado: per questi ultimi non c’era lo stop dei termini, ma una sospensione di due anni.. Il lodo Conte bis mantiene lo stop dopo la condanna in primo grado per i condannati e lo fa diventare definitivo solo dopo una seconda condanna in appello. Se invece un imputato condannato in primo grado viene assolto in secondo, avrà indietro il tempo che è stato congelato in precedenza. In pratica, se con la sentenza di condanna in primo grado il tempo si ferma, quello stesso tempo viene restituito all’imputato in caso di sentenza di assoluzione in appello. In questo caso, non solo i termini per la prescrizione riprendono a decorrere, ma all’imputato viene reso il termine trascorso – e bloccato – tra la sentenza di primo grado di condanna e la sentenza di secondo grado di assoluzione. Per gli assolti in primo grado rimane la sospensione di due anni.
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dall'articolo   per IlFattoQuotidiano.it 
 

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