Il deputato del M5S e sottosegretario agli Affari esteri, Manlio Di Stefano ha risposto a chi gli chiedeva cosa accadrà al Movimento 5 Stelle dopo le dimissioni di Luigi Di Maio da capo politico. Ecco le 5 certezze di Di Stefano sul futuro del Movimento: «1. Chi pensa che siamo morti farà i conti con la realtà, siamo vivi e vegeti e se ne accorgeranno; 2. Governo, Parlamento e tutti i nostri organi istituzionali non hanno mai smesso di lavorare e mai lo faranno perché ricopriamo i nostri incarichi nell’interesse degli italiani, scindendo chiaramente gli scossoni politici dal bene collettivo; 3. Gli stati generali di marzo saranno un momento di confronto per capire, come ha detto bene Di Maio ieri, cosa vogliamo essere nei prossimi 10 anni. Anche in questo caso ho una certezza, noi siamo e dovremo sempre essere il terzo polo, quel meraviglioso corpo estraneo che ha già cambiato irrimediabilmente in meglio la storia d’Italia e che gli altri continueranno a combattere. Chi pensa di giungere con proposte di appiattimento a destra o sinistra è bene che resti a casa; 4. Non ci saranno più scuse. Chi ha preteso dagli altri i miracoli in questi anni è bene che si armi e inizi a farli. Le chiacchiere lasciatele a casa, è tempo di rimboccarsi le maniche e agire un po’ come quando nei MeetUp valeva la regola del “chi propone organizza”;

 5. Ultimo ma fondamentale, una volta che ci saremo dati nuove regole (se sarà necessario) oltre alla nuova struttura appena creata, è bene che queste siano rispettate da tutti e non più messe in discussione. Che serietà si può dimostrare verso gli italiani, cui chiediamo rispetto delle istituzioni e delle regole, se i primi a ignorare quelle che governano la nostra stessa permanenza dentro il nostro movimento politico siamo noi?» «Così la vedo io, ma vi invito a riflettere e partecipare,» ha concluso Di Stefano.

Articolo di SilenzieFalsita.it 

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