Salvini si manda a processo da soloLa maggioranza ha disertato la giunta per le immunità. I leghisti hanno votato contro la proposta di Gasparri di negare l'autorizzazione a procedere. A favore invece Fi e Fdi, ma in caso di pareggio per regolamento prevalgono i no. Il leader della Lega aveva chiesto ai suoi di votare così e citato Pellico: "Scriverò le mie prigioni". Via libera della Giunta delle immunità del Senato al processo a Matteo Salvini sull’ipotesi di accusa di sequestro di persona per il caso Gregoretti. La Giunta ha respinto la proposta del presidente Gasparri di negare la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex ministro dell’Interno. Contro la proposta hanno votato i 5 senatori della Lega, a favore i 4 di FI e Alberto Balboni di FdI. In caso di pareggio, il regolamento del Senato fa prevalere i “no”. La parola definitiva spetterà all’Aula. La maggioranza ha scelto di non partecipare alla riunione né al voto della Giunta delle immunità. L’ha deciso la riunione di maggioranza, con i capigruppo di Pd-M5s e Iv e i componenti della Giunta. 

 

In una nota congiunta, i capigruppo avevano scritto: “Non ci presenteremo in Giunta in quanto la convocazione di oggi è frutto di gravi forzature sia del presidente Gasparri che della presidente Casellati. Non ci presenteremo anche perchè non sono state accolte le richieste di approfondimenti istruttori avanzate in Giunta. Siamo contrari all’utilizzo strumentale che il centrodestra sta cercando di fare delle istituzioni”.

A chiedere ai senatori leghisti  di mandarlo a processo era stato lo stesso Salvini: “Voglio andare in quel tribunale a rappresentare milioni di italiani che vogliono vivere tranquilli a casa loro. E poi una volta per tutte si parlerà di una riforma della giustizia che in questo Paese serve come il pane. Mentre la sinistra scappa noi andiamo a testa alta a giudizio. Non abbiamo nessun tipo di paura”, aveva affermato

Dal palco di Comacchio, Salvini aveva detto ancora: “Oggi decidono se sono un criminale o meno. Io prendo un detto della mia nonna: ‘Male non fare, paura non avere’. Siccome devono essere i delinquenti ad aver paura del processo, io ribadisco: mandatemi a processo. Se devo andare in galera per difendere il mio Paese ci vado a testa alta”. Il leader leghista ha citato anche lo scrittore Giovannino Guareschi: “Guareschi diceva che ci sono momenti in cui per arrivare alla libertà bisogna passare dalla prigione. Siamo pronti, sono pronto”. Salvini ha poi evocato Silvio Pellico: “Scriverò “Le mie prigioni” come Silvio
Pellico, faccio un nuovo format televisivo”.

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dall'articolo di huffingtonpost.it

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