Il capo politico del Movimento: «Ci dicano quanto costa al chilo un senatore». Il tweet del numero uno del Carroccio: «La dignità non ha prezzo». Ugo Grassi, il senatore che ieri ha parlato in dissenso dai 5 stelle sul Mes, ha ufficializzato il suo passaggio nel gruppo della Lega. E in serata a lui si sono aggiunti i colleghi Francesco Urraro e Stefano Lucidi. Un cambio di casacca che ha provocato la dura reazione di Di Maio: «Chi vuole andarsene, consegni alla presidenza del Senato una lettera che dice: voglio cambiare casacca e tradire il mandato che i cittadini mi hanno dato. Non c’è nulla di male a cambiare idea, ma allora ti dimetti, torni a casa e ti fai eleggere da un’altra forza politica. Nella lettera possono mettere in allegato anche il listino prezzi dei senatori del mercato delle vacche aperto da Salvini». E ancora: «Ci dicano quanto costa al chilo un senatore per la Lega». Dal canto suo Matteo Salvini ha dato tramite Twitter il benvenuto ai 3 senatori: «Noi non abbiamo un prezzo, la nostra dignità tradita vale più di tutto», ha scritto. Il Movimento è riuscito a superare indenne la prova del Fondo Salva Stati, ma ne è uscito comunque fortemente ammaccato.

Luigi Di Maio prova ad andare avanti e a rilanciare. E da oggi è al voto su Rousseau la riorganizzazione, con i sei «facilitatori» scelti dal capo politico. Scelte che rischiano di dividere ancora il Movimento. Perché non è stato dato spazio all’area politica della dissidenza e perché tra i sei c’è un nome che rimanda direttamente a Davide Casaleggio, il cui ruolo è sempre stato definito come «tecnico» e che invece mette un piede nel bel mezzo dei gruppi con Enrica Sabatini, che è sostanzialmente il suo braccio destro.

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dall'articolo di Alessandro Trocino per Corriere.it 

 

 

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