rottamazione auto bonusSpesa al supermercato meno cara, per chi dà la precedenza ai prodotti sfusi o alla spina. Oltre ai maxi-sconti del 20% si risparmierà pure sulle consegne a domicilio. Chi rottamerà l'auto vecchia potrebbe ricevere un bonus del valore di 2 mila euro da utilizzare per pagare meno l'abbonamento al trasporto. Per le strade circoleranno anche più scuolabus a zero emissioni e alle famiglie che ne usufruiranno sarà garantita una detrazione fino a 250 euro sulle spese sostenute. Questi gli obiettivi di una bozza di decreto legge sull'ambiente che conta 12 pagine, ma il cui destino è ancora da definire.

L'ambiente è al centro del programma del governo giallorosso che conta di fare leva sugli investimenti green per ottenere da Bruxelles una significativa tranche di flessibilità, da 12 miliardi di euro circa, in vista della prossima legge di Bilancio. Agli automobilisti farà gola il bonus per la rottamazione delle autovetture omologate fino alla classe euro 4. Avrà un valore di 2 mila euro e sarà destinato a chi risiede nelle città metropolitane interessate dalla procedura di infrazione europea per il mancato rispetto delle norme sulla qualità dell'aria.

L'incentivo sarebbe corrisposto tramite un credito fiscale da utilizzare nei successivi cinque anni per l'acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico o per pagare i servizi di car sharing elettrico o a zero emissioni. Potranno usufruire del bonus pure i familiari conviventi del beneficiario. Tra gli obiettivi anche un fondo ad hoc con una dotazione di 10 milioni di euro al fine di promuovere il trasporto scolastico per gli studenti della scuola dell'obbligo e limitare così le emissioni inquinanti in atmosfera. Il governo punta inoltre a incentivare il trasporto a domicilio di prodotti tramite il riconoscimento di un credito di imposta pari allo sconto praticato al consumatore, fino al 20 per cento del costo del servizio e fino a un importo massimo di 5 mila euro a esercente. Per il consumatore finale il costo del servizio sarà fiscalmente detraibile al 100 per cento. Nella bozza del decreto legge sull'ambiente c'è spazio poi per i maxi-sconti del 20 per cento su saponi e alimentari sfusi, ovvero privi di confezione di plastica. L'obbiettivo è di ridurre la produzione di imballaggi per i beni alimentari e i prodotti detergenti. L'incentivo sarà introdotto in via sperimentale per tre anni e andrà a beneficio anche dei venditori. Se da un lato gli acquirenti usufruiranno dello sconto direttamente sul prezzo di acquisto, dall'altro il contributo verrà riconosciuto agli esercenti sotto forma di credito d'imposta fino a un importo massimo annuale di 10 mila euro.

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dall'articolo di Francesco Bisozzi per IlMessaggero.it 

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