nave migranti 1200 690x362Migranti, Salvini firma il divieto d’ingresso per nave Eleonore con 101 naufraghi. Ok anche di Trenta-Toninelli. Viminale: “Siamo compatti”.  A differenza di quanto fatto meno di due settimane prima, quando a tenere banco era il caso della nave Open Arms, i ministri Cinquestelle hanno messo le proprie firme sul documento preparato dal Viminale. Difesa: "È atto dovuto". Nel testo si legge che il rischio è quello legato ai "rischi di ingresso sul territorio nazionale di soggetti coinvolti in attività terroristiche o comunque pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica".

Orfini: "Per me discontinuità significa prima di tutto smetterla con queste politiche disumane". Matteo SalviniElisabetta Trenta e Danilo Toninelli hanno firmato il divieto d’ingresso nelle acque territoriali italiane per la nave Eleonore della ong Lifelineche nella serata di lunedì ha soccorso 101 migranti su un gommone in difficoltà al largo di al-Khoms, in Libia. La decisione dei titolari dei dicasteri Difesa e Trasporti è in linea con quella del ministro dell’Interno che in mattinata aveva avviato le procedure per lo stop dell’imbarcazione della ong tedesca. Una scelta, quella di Trenta e Toninelli, in controtendenza con quella presa meno di due settimane fa quando, con la nave di Open Arms in mare da 14 giorni, si rifiutarono di mettere la propria firma sul documento: “Ho preso questa decisione, motivata da solide ragioni legali, ascoltando la mia coscienza – aveva dichiarato allora Trenta – Non dobbiamo mai dimenticare che dietro le polemiche di questi giorni ci sono bambini e ragazzi che hanno sofferto violenze e abusi di ogni tipo. La politica non può mai perdere l’umanità. Per questo non ho firmato”. Il ministro della Difesa, in quell’occasione, spiegò anche che a influire sulla sua decisione c’era l’annullamento del provvedimento da parte del Tar del Lazio: la mancata adesione alla decisione del giudice amministrativo, specifica Trenta nella nota, “potrebbe finanche configurare la violazione di norme penali, fermo restando, in ogni caso, che in adesione al dictum iuris sarebbe stato eventualmente necessario inserire nel dispositivo del provvedimento un’esplicita disponibilità all’assistenza delle persone maggiormente bisognevoli”. Dalla Difesa fanno sapere che la firma del ministro Trenta sul divieto di ingresso transito e sosta nelle acque italiane per la nave Eleonore, battente bandiera tedesca è “un atto dovuto”.

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dall'articolo di  per IlFattoQuotidiano.it 

 

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