conte salvini dimissioni 6300 1050x551Il ministro dell’Interno ha dimostrato di inseguire interessi personali e di partito“. Compromettendo, quelli “nazionali”. “Le sue scelte” rivelano “scarsa sensibilità istituzionale e carenza di cultura costituzionale”. Dodici giorni dopo lo strappo di Matteo Salvini, annunciato in piazza a Sabaudia, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha affrontato il leader della Lega nell’Aula del Senato. Poco meno di un’ora di discorso, durante la quale il premier ha accusato il leghista di “scorrettezze istituzionali”, slealtà e di una rottura “grave” che ha messo fine all’esperienza di governo. “Ti ho sentito chiedere ‘pieni poteri’ e invocare le piazze a tuo sostegno, questa tua concezione mi preoccupa”, ha detto passando direttamente al “tu”. Parole dure su quello che è stato, sul “non rispetto delle regole” e l’aver consapevolmente “macchiato 14 mesi di intensa attività di governo“. Ma anche sullo scarso impegno dell’ex alleato che, dopo le Europee, ha iniziato ad allontanarsi per “capitalizzare i consensi”: “Ti avevo detto”, è stato uno dei tanti esempi, “di indicarmi i delegati della Lega per i lavori per approntare la finanziaria, ma ho atteso due mesi invano”.

Seduto alla sua destra, a sorpresa e proprio per essere nella stessa inquadratura, il capo del Viminale che per tutta la durata dell’intervento ha commentato con smorfie, a volte gesticolando e altre cercando di fermare le proteste dai banchi leghisti. Dall’altra parte Luigi Di Maio, invece, è rimasto immobile e solo alla fine si è alzato in piedi con parte dell’Aula per applaudire.

Il discorso del premier, pronunciato dopo giorni di silenzio e trattative aperte tra i vari partiti, non ha segnato solo la fine del governo gialloverde. Ma ha anche dimostrato aperture su quello che succederà da questa sera. Non è un caso che il premier abbia parlato di Europa, ambiente e abbia stigmatizzato i pericoli del sovranismo. Anche il continuo richiamo al vocabolario istituzionale e i ringraziamenti al Capo dello Stato, sono stati un chiaro segnale di volontà di agire nel solco tracciato dal Quirinale. Conte, non a caso, ha accusato il leader del Carroccio di aver portato la crisi di governo sui social network e nelle piazze e di aver snobbato il Parlamento. Gli ha recriminato uno scarso rispetto delle istituzioni e, uno dei casi più significativi che ha citato, è stato quando Salvini ha deciso di non andare in Aula a riferire sui rapporti con la Russia.

...........................

You have no rights to post comments