piano bus fake news 342x342Il piano trasporti per la ripresa delle attività scolastiche è pronto da settimane. Un lavoro in sinergia e ad esito del tavolo prefettizio con tutti gli enti di competenza. Affermare il contrario vuol dire solo gettare fumo negli occhi dei cittadini, col solo scopo di creare allarmismi ingiustificati. Il nuovo assetto dei trasporti si basa su un radicale potenziamento della rete bus, anche e soprattutto a riguardo della città di Roma: solo con Atac avremo fino a 1.500 corse in più al giorno. L'articolo pubblicato oggi da Repubblica sul tpl è ancora più grave perché non solo colleziona inesattezze e falsità, ma tenta di ingannare i suoi lettori, a discapito di ogni romana e romano. Le gare fatte da Atac per affidare servizi aggiuntivi di tpl sono trasparenti e hanno consentito agli operatori privati di mettere a disposizione ancora più bus rispetto a quelli già in servizio nei mesi scorsi, una risposta concreta ai ragazzi che torneranno sui banchi di scuola. La programmazione del nostro piano, realizzata da Roma Servizi per la Mobilità, ha visto coinvolti più enti e ha permesso di farci trovare preparati in vista dell'inizio delle attività didattiche. Non è stato un lavoro calato dall'alto, ma realizzato con la collaborazione di tutti, frutto di numerosi incontri. Rafforzare la rete bus vuol dire anche ridurre il carico sulle metro, un servizio che, nella nostra città, per essere veramente efficace, richiede una comunicazione veritiera soprattutto da parte degli organi di stampa. Nella nostra comunità ognuno è responsabile su come si contrasta l'emergenza attuale. Le critiche sono sempre legittime. I falsi no, specie in questo momento, sono un'offesa inaccettabile.  A seguire la richiesta di rettifica che abbiamo inviato a Repubblica. Smontiamo punto per punto quanto scritto dal quotidiano. Fate girare. Grazie.

OGGETTO: Richiesta di rettifica ex art. 8 legge n. 47 del 1948 e art. 2 legge n. 69 del 1963

Egr. direttore Maurizio Molinari,

In relazione all’articolo pubblicato in data odierna dalla testata da Lei diretta, a firma Daniele Autieri, intitolato “Un piano per i bus non c’è, il Comune blocca la Regione” Roma Servizi per la Mobilità e Atac sottolineano e rimarcano la non veridicità di quanto riportato.

Non corrisponde al vero che l'attività di implementazione della rete di trasporto pubblico da parte della Regione sia stata fermata da Roma Servizi per la Mobilità. Al contrario, anzi, tra Regione, Comune, Roma Servizi per la Mobilità, Astral, Atac e Cotral c’è stata negli ultimi mesi proficua e reciproca collaborazione. Grazie al lavoro fatto insieme è stato messo a punto e varato un piano dei trasporti coordinato per garantire la massima capacità di trasporto in concomitanza con la ripartenza dell'anno scolastico.

Roma Servizi per la Mobilità ha svolto i propri compiti di pianificazione dei servizi per la riapertura delle scuole in continuo rapporto con l'Amministrazione comunale e con l'Atac.

L’Azienda ha lavorato in rapporto alle diverse decisioni assunte sulla capacità di riempimento dei mezzi dal mese di aprile 2020, anche grazie alla proficua collaborazione con le tre università romane, avviata già da aprile grazie al protocollo di intesa firmato in Campidoglio nel luglio del 2019.

È stato studiato e pianificato quanto necessario a fronteggiare la riapertura delle scuole collaborando con Atac per la definizione della strategia nel sub affidare le linee a scarsa frequentazione per liberare mezzi e risorse da riutilizzare sulle linee a più alta frequentazione e per rafforzare le linee al servizio degli istituti scolastici.

L’Azienda ha ideato e pianificato un sistema di "servizi aggiuntivi ad anello" per facilitare l'ingresso in città dai capolinea delle metro e dai nodi di arrivo del Cotral, la pianificazione è stata messa a disposizione per competenza ad Astral che ha svolto tutte le fasi di sviluppo e operative.

Nel progetto è stata messa a frutto l'esperienza delle linee “S” già messe in esercizio a maggio 2020 (S01-S02-S03 da Ponte Mammolo, Anagnina e Laurentina).

Il lavoro svolto è puntualmente riportato nella relazione che è stata presentata al tavolo coordinato dalla prefettura (22 dicembre 2020) e rappresenta la base del piano per la riapertura delle scuole a Roma e nel Lazio con l'obiettivo di garantire il distanziamento a fronte di una capacità di riempimento pari al 50%

Relativamente a quanto riportato nell'articolo in riferimento ai bandi aggiudicati da Atac per la fornitura di servizi aggiuntivi, anche in vista della riapertura delle scuole, la stessa Atac precisa inoltre quanto segue:

1) non è vero che tali procedure siano a rischio di legittimità. Infatti non si tratta di nuovi servizi ma di sub-affidamenti di linee di cui Atac è titolare in quanto inserite nel contratto di servizio. Tali sub-affidamenti, consentiti dalla legge e dallo stesso contratto di servizio e svolti in accordo con Roma Capitale, hanno riguardato linee periferiche, con l'obiettivo di liberare risorse produttive da reinvestire su quelle centrali e a servizio dei plessi scolastici, a maggior rischio di superamento del limite di capienza al 50%;

2) non è vero che ad aggiudicarsi queste gare siano state le ditte Roma Tpl e Troiani, che non sono aggiudicatarie di alcun lotto di nessuna gara;

3) non è vero che nelle gare siano stati previsti requisiti di ingresso tali da impedire la partecipazione degli operatori del settore bus turistici. E' vero invece che nella assegnazione dei punteggi tecnici sono stati attribuiti valori preferenziali a chi fosse nelle condizioni di poter mettere in campo bus urbani, dotati degli allestimenti più consoni al servizio in una grande città (pianale ribassato per consentire un più agevole e veloce afflusso deflusso dei clienti, il sistema AVM di monitoraggio della flotta, la pedana di ingresso e spazi a bordo riservati ai disabili, ovvero quegli accorgimenti in grado di garantire maggiormente la sicurezza del personale alla guida, come la cabina protetta, tema assai sensibile soprattutto nelle periferie cittadine). Si ricorda che in città mettere in strada un bus da TPL (100 posti tra seduti e in piedi = 50 al 50%) equivale a metterne 2 da Gran Turismo (54 posti solo seduti = 26 al 50%);

4) non è vero che la base d'asta sia stata di 480 euro. Il valore corretto era di 417,82, che in sede di aggiudicazione si è stabilizzato a un costo medio di circa 350 euro. E' del tutto improprio, inoltre, confrontare questo valore con quello di Astral. Ai 250 euro di base, previsti da quest'ultima, bisogna aggiungere i 3 euro al chilometro. Quindi è sufficiente che una vettura percorra più di 35 km al giorno, assai probabile vista la lunghezza delle linee cittadine e la frequenza del servizio, per avere un corrispettivo superiore a quello pagato da Atac, per giunta su vetture gran turismo che portano la metà dei passeggeri di una di tpl;

5) le gare effettuate da Atac non costeranno un euro di più ai cittadini romani, in quanto gli oneri per linee sub-affidate sono già ricompresi nel corrispettivo ordinario del contratto di servizio. I servizi aggiuntivi garantiti da Atac sulle linee centrali e "scolastiche" a più elevata frequenza verranno remunerati da Roma Capitale al costo standard del contratto di servizio, utilizzando le risorse destinate a tale scopo dal Governo nazionale.

E' evidente perciò che la tesi capziosamente sostenuta nell'articolo - ossia che la gara di Atac sia stata in pratica costruita per favorire alcune ditte e sfavorirne altre, per giunta a costi maggiori a carico della collettività - oltre ad essere palesemente diffamatoria è costruita su elementi di fatto falsi e tendenziosi, sui quali Atac si riserva di attivare ogni procedura legale a propria tutela.

Si prega di procedere a rettifica secondo la vigente normativa.

Articolo di  Pietro Calabrese  per  InAltoiCuori.com

 

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