reuters ministro del Lavoro Luigi di MaioIl ministro del Lavoro intervistato su Rai Tre: «Portiamo soluzioni ai cittadini e non problemi» ha detto, aggiungendo «Se avessei dubbi su di lui per i fondi russi non sarei al governo». Luigi Di Maio torna a parlare  a poche ore dal duello con Matteo Salvini. «Escludo la crisi, solo dinamiche tra forze diverse» ha detto il vicepremier in tv, ad Agorà estate, RaiTre. «È auspicabile che oggi ci parliamo e ci vediamo: è giusto che ci incontriamo – ha aggiunto –, ci chiariamo e andiamo avanti, perché c'è il Consiglio dei ministri ed il tavolo autonomia». Al Consiglio il ministro del Lavoro ci sarà, quello dell'Interno no. «Non vado al Consiglio dei ministri e neanche al vertice sulle Autonomie. Il venerdì lo dedico ai figli e non a Di Maio», aveva detto ieri Salvini.

Così questa mattina Di Maio ha cercato un avvicinamento: «Portiamo soluzioni ai cittadini e non problemi». «Ogni volta cerco sempre di trovare un'intesa e una mediazione per gli italiani», aggiungendo: «L'ultima volta ho sentito Salvini due giorni fa, per il decreto sicurezza. Nulla di anomalo, non ci sentiamo ogni giorno. Sento la mia ragazza ogni giorno, non Salvini». 

C'è però l'affaire sui presunti fondi russi alla Lega, tra le ragioni che hanno messo in fibrillazione l'esecutivo. «Se avessi sospetti su Salvini non sarei al governo», ha sostenuto Di Maio ricordando che il segretario del Carroccio ha annunciato di voler andare in Parlamento anche prima del 24 luglio, giorno nel quale è previsto l'intervento del premier Giuseppe Conte al Senato proprio su Moscopoli. Quindi ribadisce di voler istituire una Commissione di inchiesta sui fondi avuti da tutti i partiti, «incluso il nostro», ha precisato.

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dall'articolo di LaStampa.it 

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