barchino trascinato immigrazioneL'uso della nave madre da parte degli scafisti non è affatto una novità. Venerdì la procura di Agrigento blocca nove scafisti e viene sequestrato un peschereccio definito come "nave madre" per piccoli barchini, che poi toccano terra lungo le coste italiane. Una tecnica non affatto nuova e già in passato nel mirino degli inquirenti. Desta non poco clamore l’operazione resa nota dalla procura di Agrigento nella giornata di venerdì, nella quale oltre a procedere con l’arresto di sette scafisti (che si vanno ad aggiungere ad altri due fermati in un’altra operazione ravvicinata) si pone sotto sequestro una cosiddetta “nave madre”.

 Un peschereccio che traina un barchino il quale, non molto lontano dalla costa (ma nemmeno tanto vicino) viene sganciato per farlo arrivare autonomamente a LampedusaIl video registrato da un drone dell’operazione Frontex, immortala questa situazione: si nota, in particolare, il peschereccio più grande con a bordo gli scafisti, alcuni egiziani ed altri libici, il quale traina il barchino di legno con almeno 81 migranti stipati al suo interno.

Un video che desta ovviamente scalpore, ma che sembra anche arrecare con sé nell’opinione pubblica un certo “effetto sorpresa”. Eppure non è la prima volta che questo accade e viene notato dalla stessa procura di Agrigento.

Lo scorso 26 novembre ad esempio, al quinto piano del palazzo che ospita gli uffici della procura della città dei templi si tiene un’importante conferenza stampa. Sul tavolo dinnanzi il procuratore Luigi Patronaggio, sono posizionate alcune foto che ritraggono la stessa scena visionata nelle immagini diffuse nelle scorse ore: in particolare, si nota un peschereccio che traina una piccola imbarcazione.

In quel caso quest’ultimo natante sembra vuoto: i migranti a bordo infatti, vengono stipati all’interno della stiva, per evitare che proprio i mezzi aerei della Frontex possano notare la loro presenza.

L’operazione dello scorso novembre, coordinata dalla procura agrigentina e svolta dalla Marina Militare a dalla Finanza, è la prima del genere ed è una delle più importanti nella storia del contrasto all’immigrazione clandestina. Infatti è la prima prova tangibile che, dietro il fenomeno degli sbarchi fantasma e degli approdi lungo le spiagge di Lampedusa e della Sicilia meridionale, vi sia la presenza di una “nave madre”.

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dall'articolo di   per IlGiornale.it 

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