pedone col telefoninoCellulari sul banco degli imputati anche quando si attraversa la strada. Perché la distrazione che deriva dall’uso di telefoni sia quando si è al volante che quando si cammina è tra le principali cause degli incidenti. Per la prima volta si riconosce la responsabilità di un pedone in questo senso. A farlo, il tribunale di Trieste che ha attribuito l’80% della colpa di un incidente stradaleaccaduto nel 2010 alla vittima: una donna che è stata investita perché secondo i giudici aveva attraversato la strada ‘parlando al cellulare e senza preventivamente guardare se stessero sopraggiungendo altri veicoli’.

 Il guidatore dell’auto non viene completamente scagionato dal tribunale ma la sua colpa viene ritenuta minore. Cade così il principio che in caso di incidente il pedone ha sempre ragione e, come stabilisce l’articolo 2054 del codice civile, ‘il conducente di veicolo è obbligato a risarcire il danno prodotto’. Del resto a Sassari la polizia municipale è stata una tra le prime a multare i pedoni distratti, con 152 sanzioni elevate in un anno a pedoni per l’uso improprio di smartphone. Dopo un anno di campagne sono gli incidenti sono diminuiti del 10%.

Se la distrazione, come ricorda anche l’Istat, è la prima causa di incidenti stradali nel nuovo Codice della Strada in discussione in commissione Trasporti si annuncia la stretta sull’utilizzo di telefonini, tablet o altro alla guida. A Bolzano, infine – ed è un segno dei tempi – la Provincia ha ideato dei paracolpi fucsia da applicare sui pali della luce o sui cartelli stradali, ma si potrebbe pensare anche agli alberi, per evitare bernoccoli o peggiori danni per chi cammina assorto nel web. Sul paratesta viene fornita l’indicazione del sito staysmart.it dove vengono dati cinque suggerimenti per un uso consapevole del telefonino.


Articolo di VERONICA PASSERI per Quotidiano.net 

 

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