E' accaduto a Marina di Gioiosa Jonica, piccolo centro nei pressi di Reggio Calabria. L'uomo protagonista di questo gesto crudele - con precedenti specifici per porto e detenzione di armi  - rischia una condanna dai quattro mesi ai due anni. Ha sparato al cane con una salva di fucile a pallini e lo ha lasciato agonizzare per ore. Poi, disturbato dai lamenti, gli ha legato le zampe e lo ha trascinato per diverse centinaia di metri, per gettarlo come un oggetto senza valore in un burrone.  L'inutile e insensato atto di crudeltà è costato l'arresto ad Antonio Totino, 55enne di Marina di Gioiosa Jonica, piccolo centro nei pressi di Reggio Calabria, accusato di uccisione di animale senza necessità o per crudeltà.

Un reato punito con pene dai quattro mesi ai due anni, che all'uomo è costato il carcere.  E non è l'unica accusa da cui dovrà difendersi, perché nel corso della perquisizione eseguita dai carabinieri quando gli è stata notificata l'ordinanza è stata trovata anche l'arma con cui si presume abbia ucciso l'animale. Nascosto in un tubo poco lontano dalla sua casa, gli investigatori hanno trovato un fucile artigianale, costruito con perizia assemblando pezzi di altre armi. Un ulteriore guaio per Totino, denunciato anche per porto e detenzione clandestina di armi, e una conferma per i carabinieri, che non hanno avuto difficoltà nell'individuare in quell'uomo notoriamente violento, con precedenti specifici per porto e detenzione di armi, il responsabile della tanto efferata, quanto insensata uccisione del cane.

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