Imagoeconomica conte m5stelleLe parlamentarie le dobbiamo fare assolutamente: è un passaggio significativo e importante, rientra nei nostri criteri di democrazia diretta e partecipata il fatto di poter dare agli iscritti la possibilità di potersi esprimere, dando indicazioni per quanto riguarda la scelta dei candidati”. È quanto ha detto questa mattina ad Agorà estate (qui il video) il presidente del M5S, Giuseppe Conte.  Sul secondo mandato la discussione, ha detto Conte, è chiusa, ma “è chiaro che le persone che hanno realizzato più dell’80% del programma del Movimento hanno dei meriti, esperienze e competenze: troveremo il modo per coinvolgerli, lavoreranno comunque con noi. La cosa importante è lo spirito di comunità: io non voglio i fedelissimi di Conte, voglio solo i fedelissimi del Movimento. La politica deve essere un servizio: nessuno rimarrà lì a coltivare destini personali”.

“Non ho ancora deciso dove mi candiderò, perché siamo ancora al momento della creazione delle liste” ha proseguito il presidente del M5S, glissando, invece, per quanto riguarda il suo nome sul simbolo: “Abbiamo un bel simbolo, lo abbiamo modificato aggiungendo una data, 2050, la neutralità climatica. Dobbiamo perseguire il progetto delle rinnovabili e abbandonare il fossile. Guardiamo a quella data”.

“Il Pd sembra il centro per l’impiego di coloro che hanno cambiato casacca”

“Il Pd – ha detto ancora Giuseppe Conte – sembra il centro per l’impiego di coloro che hanno cambiato casacca. Letta mi ha molto colpito quando è intervenuto da Parigi e ha chiesto l’investitura da segretario: nel suo programma c’era il progetto di una riforma dei regolamenti parlamentari per contrastare i cambi di casacca. Adesso vedo un Pd che è diventato una sorta di ufficio di collocamento per coloro che hanno cambiato”. Per questo, ha spiegato ancora il leader M5S, la candidatura di Luigi Di Maio “non mi sorprende: che facciano, sono legittime scelte di cui risponderanno agli elettori”.

“Con le persone serie, che vogliono condividere un’agenda sociale ed ecologica con noi, c’è sempre la possibilità di farlo” ha detto Conte rispondendo a una domanda su un possibile dialogo con Fratoianni e Bonelli. Per quanto riguarda invece la squadra di governo “abbiamo delle sorprese, sicuramente ci saranno delle personalità di gran prestigio e competenze che ci daranno una mano. Li anticiperemo quando la campagna elettorale entrerà in una fase più avanzata”.

“Il dialogo con Renzi – ha aggiunto Conte – è un poco complicato, come abbiamo già sperimentato in passato. Lo lasceremo solo alle sue iniziative, a quelle che intenderà fare. Non ha senso dire adesso con chi parleremo, parleremo con tutti quelli che ci consentiranno di realizzare il programma che avremo anticipato agli elettori”.

“Ovviamente non vedo possibilità” di dialogo col centrodestra, ha ribadito Giuseppe Conte aggiungendo: “Il nostro programma è molto distante dalle forze della destra che elabora soluzioni e proposte del tutto inadeguate, ma in questo momento c’è anche molto distacco da quelle che sono le misure anticipate dal cosiddetto ‘campo largo’. È difficile capire oggi quale minimo comune denominatore troveranno sull’ecologia, l’ambiente, sulla patrimoniale. Ci sono le posizioni più variegate, è difficile pensare di lavorare”.

“I cittadini devono capire innanzitutto che non devono rifugiarsi nell’astensionismo”

“I cittadini devono capire innanzitutto che non devono rifugiarsi nell’astensionismo – ha detto Conte -, perché chi oggi si astiene consentirà ad altri di decidere al suo posto. Dobbiamo assolutamente recuperare la fiducia dei cittadini. Il modo migliore per recuperare la fiducia dei cittadini è offrire loro delle misure e dei progetti, e impegnarsi a realizzarli, costi quel che costi. Con noi avranno questa garanzia. Possiamo commettere qualche errore, non siamo infallibili, ma con noi hanno la garanzia che non ci fermeremo mai fino a che quegli impegni non saranno realizzati”.

 

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