roma recupera 27 milioni di tasseOltre 27,6 milioni di euro di ‘tasse’ recuperate per le casse di Roma Capitale, che sarebbero rimasti incagliati nella durata dei relativi contenziosi tributari generando costi di gestione. È questo il risultato per quest’anno della ‘pace fiscale’. Ringrazio gli uffici coinvolti e i cittadini che si sono avvalsi della possibilità, consentita dall’Amministrazione in base alla legge, di rinunciare a proseguire nelle controversie instaurate su Imu (imposta municipale propria), Tari (tariffa sui rifiuti) e Cip (canone iniziative pubblicitarie), solo per citare alcuni tributi, pagando un importo ridotto rispetto a quello previsto.  Anche per il 2019 Roma Capitale ha adottato, infatti, con delibera dell’Assemblea Capitolina, la ‘definizione agevolata delle liti tributarie pendenti’. In sostanza i cittadini interessati presentando un’istanza di adesione e versando una somma ridotta, in relazione al grado e all’esito della lite, hanno potuto chiudere la loro posizione con il fisco. 

Tale possibilità era consentita per le controversie instaurate davanti alla giurisdizione tributaria – con ricorso notificato entro il 24 ottobre 2018 - e il termine di scadenza per la presentazione delle domande è stato il 31 maggio 2019.
I cittadini che hanno accolto favorevolmente l’iniziativa hanno permesso la definizione del 20% delle controversie, corrispondenti a 658 domande di sostanziale rinuncia alla lite, per un importo complessivo di 27,6 milioni di euro.

Articolo di Gianni Lemmetti   da Facebook

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