Mascherina si con attività motoria 633x360La disposizione del ministero è arrivata in una circolare firmata ieri sera: chi fa attività motoria all’aperto dovrà indossare la mascherina. Si tratta di una comunicazione che chiarisce ai prefetti le disposizioni approvate col decreto del 7 ottobre scorso. Frattasi, capo di Gabinetto, ha scritto che, per quanto riguarda l’utilizzo della mascherina, «esenta dall’obbligo di utilizzo solo coloro che abbiano in corso l’attività sportiva e non quella motoria, non esonerata, invece, dall’obbligo in questione».  Nella bozza del decreto che è circolata negli scorsi giorni si leggeva che tra le categorie esentate dall’utilizzo della mascherina all’aperto c’erano «i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva o motoria» ma, alla fine, nel testo pubblicato in Gazzetta ufficiale la dicitura è rimasta valida solo per chi pratica attività sportiva. Cosa vuol dire? Come viene definita dal ministero della Salute, l’attività motoria è «qualunque movimento determinato dal sistema muscolo-scheletrico che si traduce in un dispendio energetico superiore a quello delle condizioni di riposo»; per attività sportiva si intende invece «situazioni competitive strutturate e sottoposte a regole ben precise».  Stando a quanto si legge, quindi, correre o camminare al parco e per le strade cittadine implicherà l’utilizzo della mascherina.

Diverso è per chi si troverà a giocare una partita di tennis: in quel caso, infatti, si tratta di una «situazione competitivz strutturatz e sottoposte a regole ben precise». Intanto Di Maio ha fatto sapere che le prime dosi del vaccino le dovremmo avere entro la fine dell’anno: «Dobbiamo superare e dall’inizio dell’anno prossimo inizieremo le vaccinazioni». A Mezz’ora in più su Rai Tre il ministro degli Esteri ha voluto tranquillizzare la popolazione: «A febbraio non eravamo assolutamente preparati, non avevamo niente, neanche come filiera produttiva. Adesso abbiamo un Paese che può avere delle disfunzioni, ma si è attrezzato e ha dimostrato di saper affrontare l’emergenza. Questo è un Paese che non deve essere troppo duro con sé stesso. Le terapie intensive sono attrezzate».

Articolo di ILARIA RONCONE  per Giornalettismo.com 

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